al dopolavoro CARTA E STAMPA di Palermo.
Filippo Tommaso Marinetti era continuamente in giro per l’Italia a tenere conferenze seguitissime dai giovani letterati dell’epoca. Quando veniva a Palermo, i bagheresi Castrense Civello, Giacomo Giardina e altri, venivano allertati e si davano da fare per organizzare carovane che raggiungevano Palermo e quindi i luoghi dove si svolgeva la manifestazione.
Poi nei giorni seguenti Civello e Giardina radunavano i giovani Bagheresi e riandavano ai temi trattati da Marinetti proponendo approfondimenti sugli stessi, effettuando letture di testi futuristi e organizzando serate sempre molto animate. Castrense Civello e Giacomo Giardina approfittavano di questi incontri per far conoscere le loro opere. I due poeti bagheresi durante queste serate leggevano alcune loro poesie sempre apprezzate dagli amici concittadini.
Inoltre, mai si lasciavano sfuggire l’occasione d’invitare Marinetti a Bagheria.
Il capo del Futurismo amava molto andare a Villa Palagonia, alla Certosa e a Palazzo Butera. A Palazzo Palagonia venivano organizzate manifestazioni d’intonazione futurista che Marinetti apprezzava molto. Durante le sue visite sono stati diversi i giovani bagheresi che si sono detti disposti ad aderire al Movimento Futurista. Poi però, col passare dei giorni, l’entusiasmo sì spegneva, anche perché Marinetti se ne tornava a Roma e non poteva alimentare personalmente gli entusiasmi.
Come illustrazione a questa nota proponiamo la riproduzione di un invito per una conferenza che Filippo Tommaso Marinetti avrebbe dovuto tenere il 21 gennaio 1940 nella sede del Dopolavoro carta e stampa di Palermo, in vicolo Paternò,1 (una traversa del Corso Vittorio Emanuele ). La conferenza non si è effettuata per una improvvisa indisposizione del capo del Futurismo. Il tema della conferenza sarebbe stato: “Rivoluzione grafica e parole in libertà.”
Antonino Russo
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