Le discariche in Sicilia sono al collasso, ma questa non è una novità dell’ultimo minuto. Oggi, però, abbiamo la notizia che la discarica utilizzata dal Comune di Bagheria per i rifiuti indifferenziati è chiusa.
Per fortuna, secondo i dati, la raccolta differenziata nel mese di maggio è al 70%. Questo significa che il 30% saranno rifiuti non differenziati e solo il 10%, o poco meno, rappresenta il SECCO NON ULTERIORMENTE DIFFERENZIABILE.
La realtà, invece, è ben altra. Molti cittadini non fanno la differenziata e i cumuli in città sono in continuo aumento, costringendo gli operatori e la società AMB che gestisce il servizio a interventi infiniti in decine di micro discariche sparse su tutto il territorio bagherese.
Se una buona parte della cittadinanza garantisce un corretto 70% di differenziata, insieme ai Centri di Raccolta e alle isole ecologiche, quel 30% sembra sempre molto pesante in termini di spazzatura per le strade ed in discarica.
I bagheresi danno, cosi, ragione a Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, che indica nei termovalorizzatori l’ultimo appello per la risoluzione dei problemi. Invece, basterebbe che quel lunedì dedicato al SECCO NON ULTERIORMENTE DIFFERENZIABILE fosse fatto bene per superare la soglia del 70%. Per molti il giorno “dell’indifferenziata” è un “mi libero di tutto, subito” e non si pensa alle conseguenze a lungo termine.
Siamo al capolinea e se il 70% sembra un successo, deve velocemente trasformarsi in un punto di partenza ed essere superato, perchè la Sicilia va verso il baratro degli impianti di smaltimento e saremo costretti a portare i nostri rifiuti indifferenziati fuori regione.
Prima lo capiremo e meglio sarà
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