La scuola dell’infanzia “Luigi Pirandello” – avente alla dirigenza la prof.ssa Lucia Maria Rita Turiano , conclude con soddisfazione il suo secondo anno di attività del progetto Erasmus+ KA229 “Little people for big changes” – (piccole persone per grandi cambiamenti) – che ha visto prorogata la sua fine a causa della situazione pandemica. Tale progetto vede come protagonista la scuola dell’infanzia in collaborazione con Svezia, Grecia, Turchia, Nord Macedonia e Romania; in un percorso avente come obiettivo l’eco-sostenibilità, il riciclo e il rispetto verso l’ambiente , per la costituzione di piccoli cittadini ecologicamente responsabili.
Tutte le attività, sino ad oggi svolte, sono state inserite nella piattaforma e-twinning , non solo per favorire una facile reperibilità ma per documentare e condividere l’esperienza progettuale. A favorire l’apprendimento e il coinvolgimento, ricordiamo l’aiuto, svolto lo scorso anno come quello attuale, della simpatica mascotte: “Charlie” – un piccolo ciliegio che ha accompagnato gli alunni alla scoperta delle quattro stagioni e dei quattro elementi, realizzando non solo numerose attività S.T.E.A.M. ma impersonando piccoli scienziati e artisti in erba.
Oggi, che è nuovamente giornata di festa e soddisfazione per il 3° circolo, abbiamo avuto il piacere di parlare con l’insegnante Aurora Provito, coordinatrice del progetto: Realizzato questo progetto dalla scuola dell’infanzia, grazie alla collaborazione con i paesi partner siamo riusciti a mandare in porto questa sfida. Questo ha permesso di lavorare con i bambini di tutte le scuole e di dare un valore aggiunto. In termini di lavoro pratico ricordiamo l’albero, Charlie, che per ogni pese è un albero particolare, noi abbiamo scelto quello di ciliegio perchè rappresenta al meglio le fasi stagionali, attraverso la natura, abbiamo cercato di prendere per mano la nostra terra, di proteggerla e di trasmettere questo desiderio anche ai più piccoli. Abbiamo anche parlato di riciclo, di differenziata, di inquinamento e di compostaggio e abbiamo comprato la compostiera.
Attraverso l’analisi ambientale, la categorizzazione delle stagioni e l’amore verso l’ambiente, il bambino capisce che non va buttata la carta a terra, va raccolta, per salvare Charlie e i suoi amici. Ogni paese partner ha realizzato il suo Charlie e all’arrivo nella nostra scuola ha dato una miniatura realizzata artigianalmente del suo piccolo alberello. Quest’anno abbiamo lavorato su ciò che danneggia l’ambiente, delle fabbriche, abbiamo quindi dato la possibilità ai bambini di poter piantare in giardino un vero e proprio albero per poter stare a contatto con le materie prime, con la
natura, con la terra. In merito a questo c’è da dire che al termine della giornata di oggi spargeremo la terra appartenente ad ogni paese partner e la mischieremo in segno e simbolo di amicizia, unione, gemellaggio. Da settembre invece andremo a lavorare sul riciclo, su tutto ciò che la natura offre per poterla poi salvare. Abbiamo lavorato con le attività S.T.E.A.M.: partendo da storie e racconti inventati dalle insegnanti insieme ai bambini, vengono realizzati laboratori artistici da cui vengono creati diversi eBook.
Non solo, i bambini vengono coinvolti in molteplici laboratori di scienze, tecnologia, matematica, coding e ingegneria. Infine i piccoli studenti imparano la lingua inglese per condividere con i compagnetti stranieri le attività e i canti durante i meeting online tra le scuole partner. Dopo aver terminato questa piacevole chiacchierata con la coordinatrice, andiamo a trovare la dirigente scolastica che si mostra sempre entusiasta e parte attiva di ogni progetto Erasmus:
Avete il desiderio di fare altri progetti che riguardi i bambini dell’infanzia?
Assolutamente sì e ci stiamo già adoperando per mantenerci in contatto con gli attuali paesi partner per poter riprogettare qualcosa in tal senso.
Avete partecipato a numerosi progetti Erasmus, quest’anno così come negli anni precedenti, nonostante i blocchi pandemici vi ritenete soddisfatti?
“È andata bene, è andata molo bene. L’obiettivo è quello di collaborare, di mescolarci agli altri popoli, l’accettazione di usanze e in qualche modo ci siamo riusciti. l’Erasmus è una risorsa, un momento di crescita personale, relazionale, culturale. Il bambino si confronta con mondi diversi,lingue diverse e questo porta ad una nuova apertura mentale, il bambino comprende il diverso e nefa tesoro, il diverso diventa ricchezza.”.
A concludere e confermare questi meravigliosi mondi a confronto, uno spettacolo inscenato dalla collaborazione al progetto di tutte le 11 sezioni della scuola. Tamburinari, tarantelle e feste sul palco, splendidi balli e canti narranti l’amore per l’ambiente, sotto una flebile pioggia che nulla può di fronte i numerosi occhi intrisi d’amore per la terra e per l’Europa.
Mariangela Facendola
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