“Il risultato raggiunto non era affatto scontato, grazie all’eccezionale mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo dato un grande risalto nazionale a una vertenza territoriale e portato al tavolo ministeriale tutte le parti in causa ‘costringendole’ ad assumersi le loro responsabilità per dare certezze occupazionali a tutto il bacino. Palermo non poteva permettersi di perdere posti lavoro”.
Così i segretari generali Cgil Palermo Mario Ridulfo e Slc Cgil Palermo Marcello Cardella, e il segretario Slc Cgil Emiliano Cammarata, Rsu di Almaviva, esprimono soddisfazione sull’intesa siglata ieri, dopo una lunga trattativa, presso il ministero del Lavoro, alla presenza del ministro Andrea Orlando.
“Di fatto nessun lavoratore è rimasto fuori, viene rispettato in pieno, anche nella tempistica delle assunzioni, l’accordo di ottobre 2021. Tutte le lavoratrici e i lavoratori precedentemente operanti sulle attività di assistenza clienti di Alitalia prima, di Ita poi passeranno a scaglioni in Covisian entro la fine del 2022. E in più 200 saranno internazionalizzati. Questa vertenza ovviamente non risolve i grandi problemi che affliggono i call center, ma ha dimostrato che la lotta e l’impegno pagano sempre”
I due importantissimi accordi sottoscritti ieri sera salvaguardano l’intero perimetro occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precedentemente operanti sulle attività di assistenza clienti di Alitalia prima, ed Ita poi. Gli accordi prevedono l’assunzione complessiva di 522 lavoratori, 200 assunti direttamente da ITA e 322 assorbiti da Covisian.
L’intesa traguardata sana una ferita che si era aperta con la disdetta dell’accordo sottoscritto lo scorso 21 ottobre 2021.
“Ora non bisogna dimenticare le altre vertenze in corso, il cambio appalto Tim di Almaviva, che riguardano 350 operatori con ammortizzatore sociale al 100 per cento, il service dei 1500 del ministero della Salute, che riguarda a Palermo 220 lavoratori. E rimane in piedi la vertenza del call center Abramo call in amministrazione commissariale”, proseguono Ridulfo, Cardella e Cammmarata.
La lotta ha pagato. I lavoratori sono stati in mobilitazione dal 1° aprile, ogni giorno in piazza col presidio permanente in piazza Politeama, ci sono state tre occupazioni, del teatro Politeama, della sede di Almaviva e della Corte dei Conti, della sede di Covisian. E poi cortei, manifestazioni in Prefettura e alla Regione.
“In occasione della campagna elettorale – aggiunge Emiliano Cammarata – abbiamo incontrato i candidati a sindaco di tutti gli schieramenti, il ministro Orlando, il segretario del Pd Letta e il vice segretario Provenzano, il ministro Speranza, l’ex presidente Conte, Calenda, Varchi. Il sindaco Orlando e l’assessora Marano sono stati sempre al nostro fianco. Tutto questo ha fatto sì che il tavolo di incontro del 20 aprile con i licenziamento di Almaviva e Covisian già aperti, venisse riconvocato dopo 40 giorni, il 9 giugno, per fare ripartire la trattativa.
I lavoratori resteranno tutti a Palermo, sia chi passa da Almaviva a Covisian, sia chi passerà da Covisani a Ita. Questi ultimi lavoreranno in smart working per garantire la territorialità.
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