Dopo la pubblicazione di alcuni stralci della lettera anonima ricevuta, alcuni consiglieri comunali di Bagheria, avrebbero chiesto un atto ispettivo.
La vicenda dell’assegnazione diretta del progetto per la realizzazione del canile municipale, registra oggi un nuovo atto.
La pubblicazioni di parte del contenuto di una lettera anonima, fatta pervenire a tutti i consiglieri comunali, con la precisa denuncia di avere proceduto nell’assegnazione, in favore di parenti di esponenti politici vicini alla amministrazione e dirigenti dell’ente, pare abbia avuto esito sulle coscienze di un esiguo gruppo di consiglieri comunali, coscienze che in questo caso, erano già in subbuglio.
Seppure la procedura di assegnazione è tecnicamente ineccepibile, poiché sono rispettati i parametri, entrano in gioco considerazioni di opportunità. Non erano al momento dell’assegnazione, previsti altri fondi, e quindi affidare questo progetto non aveva alcuna natura di urgenza. Si poteva attendere che le figure professionali interne si liberassero dagli impegni per i progetti del PNRR (??!!!!!!??), per affidarne a loro la gestione, per altro contando su competenze certe, magari per esperienze pregresse o pregresse collaborazioni con l’ente locale, valutazioni di questa natura su soggetti esterni terzi avrebbero supportato la bontà della scelta diretta. Proprio queste tematiche pare abbiano spinto alcuni consiglieri comunali a seguire l’esempio della Cgil locale di settore (la FP cgil che rappresenta i lavoratori della P.A.) e inoltrare un ulteriore nota al Segretario Generale del comune di Bagheria, invocandone le prerogative ispettive in ambito di tutela ed anticorruzione, che gli competono.
Non deve ingannare il fatto che, la vicenda, che era stata da noi denunciata in prima istanza, si sia poi palesata in un atto anonimo. Questo, infatti non esime dalla considerazione che i nomi e i gradi di parentela, sono esattamente quelli. Stupisce invece una certa indifferenza generale( come quei bimbi che non piangono più alle botte di genitori snaturati, perché abituati), e stupisce anche il fatto che i consiglieri comunali firmatari della nota, pare siano veramente pochissimi, non voglia mai la vicenda dovesse assumere connotati più caratterizzanti, tanto da richiedere altro tipo di attenzione di altra autorità. Come si giustificherà, il silenzio degli altri?
Ignazio Soresi
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Hanno perso fin troppo tempo ha chiedere ché venga fatto un atto ispettivo ché sicuramente usciranno altri imbrogli