Siamo circondati. I colori sono dovunque. Inciampiamo in macchie colorate. Sbattiamo il naso contro forme variopinte e viviamo in ambienti “cromaticamente assortiti”. La comprensione di un oggetto viene certamente agevolata dalla colorazione che, nel tempo, ci siamo abituati ad associare ad esso. Pertanto, è diventato inevitabile che attraverso la percezione di un colore l’osservatore crei nella propria mente “l’aspettativa” di un determinato oggetto che ha avuto sempre il medesimo colore, come la mucca lilla della cioccolata o il rosso della lattina di una famosa bevanda.
Il mercato, il design e la produzione industriale hanno fatto di ogni colore una caratteristica imprescindibile della rappresentazione degli oggetti al punto che lo stesso prodotto con una tinta differente potrebbe non venire più riconosciuto e sicuramente verrebbe venduto con maggiore difficoltà.
Per pur o e semplice di vertimento o per una innocua “ forma maniacale ”, molti artisti e numerosi fotografi ricercano gli oggetti dai colori più sgargianti e i materiali dalle tinte più accese, ma i colori costituiscono anche un interessante elemento del codice visuale utilizzato per comporre e interpretare una immagine. Gli originali accostamenti cromatici, inoltre, permettono all’ artista di esprimere una istintiva voglia di libertà e di comunica re un certo ottimismo o un senso di benessere.
Anche alcuni tra i più grandi maestri della fotografia contemporanea, come Franco Fontana, Oliviero Toscani o Steve Mc Curry, devono gran parte del loro successo proprio ad una presenza “particolarmente satura” del colore nei propri lavori fotografici. E’ una cosa risaputa che le diverse gradazioni cromatiche rappresentano precise sensazioni e determinati stati d’animo. Della faccenda si sono occupati per secoli autorevoli studi scientifici per formulare la cosiddetta “ Teoria dei Colori ”
Il bianco ed il nero indicano indubbiamente il primo la luce o la purezza e l’altro l’eleganza o la serietà. Il blu , che è il colore preferito dal maggior numero di persone, esprime calma e sicurezza.
Il rosso indica il pericolo o l’energia ed il viola la sfera spirituale o religiosa. Si ricorre al marrone per ricordare l’amicizia e al verde per fare, ovviamente, riferimento, alla natura e alla vita. Il rosa rappresenta la delicatezza, mentre il giallo , invece, la gioia e il buonumore . Infine, l’arancione pare sia capace di suscitare il desiderio di fare acquisti, pertanto viene molto usato nelle campagne pubblicitarie.
Da sempre, dunque, i colori esercitano un ruolo fondamentale non solo nell’arte e nella comunicazione, ma, in maniera più o meno consapevole nell’intera esistenza di ogni individuo . La scelta di inquadrare forme approssimative dai colori vivaci, trascurando la vera natura dei soggetti, risulta una stimolante ed inesauribile fonte di ispirazione. Anche se qualcuno può trovarle povere di contenuto, questo tipo di fotografie, solitamente, divertono chi le scatta e incuriosiscono
chi le osserva.
Testo e fotografie di Andrea di Napoli
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