Sulla vicenda del canile la stagione dei veleni continua. Chi comanda veramente al comune di Bagheria? Perché tutto passa in sordina?
Quando si racconta che le infermiere negli ospedali la sanno più lunga dei primari, e reggono loro il reparto, Non si sbaglia troppo.
I corridoi dei palazzi di potere, sopratutto negli enti locali come un comune (seppure niente affatto piccolo come il nostro) sono macchine burocratiche che possono snellire o all’occorrenza bloccare il lavoro dell’amministrazione. Molti di quei dirigenti sono lì da anni, conoscono tutti i meandri della politica e dei politicanti, potrebbero, se volessero, governare autonomamente.
Quando avviene che la figlia di chi detiene una carica apicale di un settore del comune, ottiene, pur essendo professionalmente una sconosciuta, una incarico da 38mila euro insieme alla moglie (con la quale non ha mai interagito prima di questo sodalizio) di un politico di peso, per portare avanti la realizzazione del progetto del canile comunale, pare scontato, che i tecnici del comune che avrebbero potuto espletare l’incarico, si sentano mortificati.
Mentre non si riesce nemmeno a ottenere il numero ( perché la maggioranza non c’è) per una seduta di consiglio, si nomina anche un ulteriore vice Segretario Comunale. Non sarebbe cosa degna di nota se fosse chiaro una passaggio non troppo bene spiegato: il nuovo vice segretario, sostituisce o affianca il precedente? Perché se lo affianca, nulla questio; ci sono assenze per motivi personali (si parla di un focolaio di Covid ma non è confermato) e serve quella figura. Se lo sostituisce invece, potrebbe trattarsi ancora una volta di una “Stranger things” una cosa aliena, uno di quei momenti poco chiari, che potrebbe essere legato proprio alla vicenda del progetto del canile, magari sotto forma di ritorsione indiretta.
Perché le anomalie non sono finite : nel piano triennale delle opere pubbliche 2021-23 esiste un progetto di realizzazione del canile. Questo elemento rende più grave la determina dell’assegnazione del progetto per due motivi:
il progetto prevede un impegno di spesa di 180mila euro, la spesa prevista per la sola progettazione è una cifra spropositata in confronto, non giustificabile in nessun senso (pare ci siano vincoli precisi tra il costo dell’opera e il preventivo di spesa per la progettazione se affidato a professionalità esterne e altri vincoli se queste sono interne) ed inoltre doveva essere il RUP (responsabile unico del procedimento) ad affidare la progettazione, cosa che non è avvenuta, e ancora ci si domanda se ci sono documenti che possano giustificare questa prassi anomala seguita.
Tre consiglieri comunali comunali di opposizione e, pare, anche il rappresentante sindacale dei lavoratori della P.A. del comune, avevano presentato una richiesta di intervento al Segretario Comunale, che non si è ancora pronunciato in via definitiva.
Le leggende metropolitane secondo cui il burocrate comanda più del politico, deve trovare conferma proprio qui a Bagheria?
Siamo certi che la vicenda si chiarirà presto, e che l’affidamento del progetto del canile municipale troverà i giusti tecnici per essere definito, senza dovere necessariamente accendere pruriti e pettegolezzi, fomentare veleni e scontri interni tra maestranze che dovrebbero lavorare in sinergia per il bene comune, indipendentemente dalla propria simpatia politica, o dagli interessi personali, e anche e sopratutto dagli interessi personali esterni al comune, ma tanto vicini… con il cuore!
Tutto il resto, è ancora una volta, ridicola passerella, che mette la cittadina in un ennesimo stand by assolutamente non necessario al momento.
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