A 30 anni dalla strage di via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 uomini della sua scorta Bagheria non dimentica. E ricorda senza fermarsi solo alla memoria con un seminario che si è svolto oggi, 18 luglio, a villa Butera e che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni, dal Comune, all’Asp, dalle Forze dell’ordine al mondo scolastico, da quello ecclesiastico e Caritas a quello politico.
Il sindaco Filippo Maria Tripoli ha accolto a palazzo il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, don Salvatore Lo Bue fondatore della Comunità Terapeutica Casa dei Giovani , Giampaolo Spinnato direttore dipendenze patologiche dell’ASP di Palermo il capitano Francesco Battaglia comandante della compagnia dei Carabinieri di Bagheria, il capitano Francesco Vitolo comandante della compagnia della Guardia di Finanza Bagheria, il dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Bagheria Patrizia Pagano ed il sostituto commissario della Polizia di Stato Domenico Barone.
” Mafia e droga, tra contrasto e prevenzione per un impegno comune” il tema dell’incontro che è stato aperto dal sindaco Tripoli cui è seguito l’intervento dell’assessore alle Politiche Sociali-Sanitarie e della Famiglia Emanuele Tornatore. Ha moderato l’incontro Biagio Sciortino presidente Intercear.
Tema fondamentale fare sinergia: istituzioni, comunità, forze dell’ordine al fine di cercare di combattere tutte le forme in cui la mafia attecchisce sul territorio sfruttando le debolezze dei cittadini. Una di queste debolezze sono senza tema di smentita le dipendenze, dalla droga, dall’alcool, dal gioco. Tutti settori in cui la mafia si alimenta.
A dare qualche numero e disegnare la mappa dell’uso degli stupefacenti Giampaolo Spinnato direttore dipendenze patologiche dell’ASP di Palermo che ha sottolineato come si siano moltiplicati i consumatori di crack in tutte le fasce sociali anche a causa del costo basso di questa droga che crea danni irreversibili.
Di concerto i rappresentanti delle forze dell’Ordine così come i politici presenti sono stati tutti concordi sull’esigenza di arrivare ai più giovani e – oltre al controllo del territorio e alla disponibilità di idonei servizi – è necessario anche saper coinvolgere la cittadinanza nel processo di cambiamento e riscatto anche attraverso l’esempio di uomini come Falcone e Borsellino, Chinnici. Ecco perché l’importanza del fare memoria, del ricordo è fondamentale.
La registrazione integrale del Convegno è disponibile sulla pagina facebook del Comune.
Marina Mancini
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