Come è ben noto, “Le Vie dei Tesori” – è il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che promuove tutto l’anno attività di racconto, di valorizzazione, di apertura al pubblico dei tesori dell’Isola con un forte coinvolgimento della comunità. Un’occasione di riappropriazione per i cittadini, un appuntamento straordinario per i turisti.
“Il turno” per la citta delle ville è previsto per Settembre. Pare infatti che l’amministrazione comunale abbia deliberato di concedere, alla Fondazione “Le Vie dei Tesori”, diretta da Laura Anello, il patrocinio oneroso per la realizzazione dell’evento nelle giornate 10 – 11 – 17 – 18 – 24 e 25 settembre 2022, prevedendo un contributo di 7.500 euro.
Alla base del contributo, il Festival, con le iniziative dell’Amministrazione comunale, costituisce un valore aggiunto in materia di promozione turistica del territorio per le sue finalità promo turistiche, culturali, storiche e monumentali, perseguendo le finalità di pubblico interesse. Lo scorso anno il Festival, nonostante l’emergenza Covid, ha consentito la gestione di 200.000 ingressi nei luoghi di 19 città siciliane e Bagheria ha superato le 4.000 visite, con un indotto sui territori di oltre 108.160 euro e che nella situazione attuale la manifestazione rappresenta una occasione di rinascita e guarda al turismo di prossimità che caratterizzerà i prossimi anni.
Ma non è finita qui, perchè di fatto tra i luoghi da visitare ci sarà l’area intitolata a Renato Guttuso, realizzata da Carto Aliotta, di Aliotta Francesco Paolo. Ricordiamo in tal senso lo spazio a suo tempo destinato alla realizzazione dell’opera: un’area verde in via Vallone De Spuches, nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana della città. In termini pratici si tratta della realizzazione di un arredamento di piante: oleandri, margherite e così via e al centro di esse uno “stelo” alto 2,5mt in tufo siciliano, con un bassorilievo in bronzo che raffigura il maestro. Di fronte ad esso il murale: realizzato da “I Pittamuri” di Termini Imerese, che hanno ripreso colori e immagini cari a Guttuso e presenti nelle sue opere.
A terminare l’opera una frase celebre del nostro artista: “Non credo esista al mondo un posto come la Sicilia, almeno per me. Sono un siciliano viziato”. Dunque, per chi volesse apprendere al meglio quest’ultima citazione del grande artista, potrà prenderne visione anche per le date sopra citate.
Mariangela Facendola
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