Continua l’attenzione al borgo marinaro di Bagheria ad assoluto discapito della cittadina. Ai volontari(????) il controllo del territorio.
Sarà affidato ad alcune associazioni di volontariato, il controllo del territorio del borgo marinaro di Aspra, nel quale si registrano un incremento di presenze nel periodo di estivo.
L’incremento delle presenze (in assenza di dati, imputate a forme di turismo a vario titolo, ma ovviamente identificabili in “passiate” della famiglie più o meno locali), porta tutta una serie di vantaggi, ma evidenzia sempre più una serie di disservizi: il traffico incrementato da una gestione strana di isola pedonale o ZTL ( che non sono la stessa cosa) e dai nuovi sensi di marcia; la mancanza di parcheggi alternativi; l’impossibilità di raggiungere il borgo dalla via naturale di collegamento con Ficarazzi per la presenza del restringimento sul ponte, tutto condito da una spolverata di poca lungimiranza!
Il casotto del Centro di Informazioni Turistiche realizzato a tutti i costi perché si prevedeva un affidamento “consensuale”(nel senso di: utile a portare consensi) praticamente abbandonato perché nessuno se ne prederà la responsabilità della gestione, come i bagni pubblici, oggetto di battaglie del “tutti conto tutti”, sostituiti nell’immaginario, da un ennesimo bagnetto chimico rosso, in bella mostra ad uso e consumo di una qualche azienda edile( comunque un pugno in un occhio).
E la piazzetta di Padre Pio assediata dalla “mala movida”.
Che la spiaggia sia pulita, non evita gli abbandoni da parte degli incivili documentati da profilo dello stesso presidente della municipalizzata AMB.
Un quadretto che ad un solo mese dai proclami non è per niente consolatorio.
E allora alcune considerazioni possiamo farle sulla gestione di alcune risorse e sui programmi di questa amministrazione, che continua a sfornare ordinanze sindacali, senza che si possa capire se un deputato regionale possa firmarle o meno, se sono legittime o no.
Tutto l’impegno profuso a garantire certi servizi onerosi al Piccolo Parco Urbano e alla collegata GoMad, che sono eventi privati e che portano guadagni a chi li organizza, in termini di sicurezza con la presenza di vigili urbani, transenne, forniture varie ecc ecc, potevano essere impegnate ad Aspra? Si potevano pensare manifestazioni simili non in aree private ma pubbliche della frazione, per attirare presenza magari con un maggiore afflato culturale, che manca nella finta borsa Louis Vuitton esposta nelle casette affidate(teoricamente) alla vendita di prodotti artigianali legati alla tradizione?
Si poteva prevedere un rafforzamento dei collegamenti pubblici (ah, se qualcuno li avvistasse ogni tanto!) o una navetta (anche folcloristica tipo trenino, per esempio), da un punto di raccolta individuato magari alla stazione di Bagheria o nei pressi, al borgo, magari durante i week end, alleggerendo il traffico veicolare?
Sono tutte domande legittime, che trovano risposta nella superficialità di alcune ordinanze e di come vengono propinate all’opinione pubblica.
Le associazioni di volontariato tutte encomiabili per tante iniziative anche di recupero di parti del territorio, che tipo di controllo possono fare?
In un clima di necessaria sicurezza che viene mancare ogni sera, a Bagheria come ad Aspra, tra una bottiglia di birra, di vetro (ben oltre le 18 come vieterebbe una ordinanza sindacale ancora in vigore, e ben oltre le 24 come vieterebbe un’altra) passata di mano in mano e di bocca in bocca, tra ragazzi ( molti minorenni come vieterebbe una legge nazionale), quale recrudescenza di contagi vuoi reprimere???
Come le telecamere realizzate in parte coi fondi stanziati, per l’emergenza covid e quindi pensate a reprimere gli assembramenti, che a Bagheria non sono mai stati combattuti.
Il riferimento al covid non lo facciamo noi così per saltare di “palo in frasca”, ma è proprio uno dei compiti dei volontari, presidiare affinché non si concretizzino momenti di possibile propagazione.
Prevenzione sanitaria e controllo del territorio… ai volontari?!?
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