Dagli scranni di palazzo Ugdulena, si alza il coro unanime dei consiglieri comunali presenti , nell’ennesima convocazione disertata dall’amministrazione e dalla cosiddetta maggioranza.
il presidente del consiglio Michele Sciortino che lascia l’aula, tra le urla della minoranza, accusato di avere tentato di far decadere il numero legale e rinviare la seduta, e, non avendo raggiunto il risultato, rientra e rinvia comunque la seduta per oggi alle 19:00, in barba a quanto deciso dopo le 21:00 dalla conferenza dei capigruppo, avrebbe valso da solo anche il pagamento di un biglietto in balconata.
La seduta di consiglio convocata dal presidente per oggi, aveva ben 48 punti all’ordine del giorno, alcuni molto importanti come l’acquisizione al patrimonio Comunale dell’area e dell’immobile dell’ex Mulino Cuffaro, già oggetto di un finanziamento approvato in ambito PNRR per la realizzazione di un polo multiculturale, ma di fatto non ancora nelle disponibilità dell’amministrazione, e non meno interessante la interrogazione della consigliera di SiAmo per la città, Anna Zizzo sulla mancanza di copertura finanziaria per espletare il concorso e la successiva assunzione (ahimè senza stipendio al momento) di un impiegato Istruttore amministrativo di categoria giuridica C.
Dal retrogusto amaro, infine, le interrogazioni, ancora presenti ormai anacronisticamente, all’ordine del giorno del consigliere, nonché assessore al decentramento Andrea Sciortino, quando era passato all’opposizione.
L’aula oggi rappresentava perfettamente la situazione di stallo in cui ancora una volta si trova la città: era presente praticamente solo l’opposizione che chiamiamo minoranza impropriamente, essendo numericamente più folta dei consiglieri a sostegno dell’amministrazione. Continuano proclami di lavori allo start, che si fermano puntualmente dopo pochi giorni, e dopo le foto di rito. Nella realtà tutto il resto, tutto l’ordinario, non viene garantito, con un rischio incombente di dissesto, molto reale, e, con alle porte, una situazione politica nazionale e regionale che avrà di certo fortissime ripercussioni su Bagheria.
Sul piede di guerra in particolare la consigliera Giusy Chiello con il gruppo Principio Comune che si è vista negare la messa all’ordine del giorno di una mozione per dotare la zona del teatro Butera Branciforti di telecamera di sorveglianza visto la recrudescenza di episodi di abbandono di rifiuti e atti di vandalismo, grazie ad una scelta del presidente del consiglio che ha reputato la vicenda non avesse carattere di urgenza per essere inserita in corsa.
Ennesima insensibilità al tema della sicurezza dimostrata anche in questa occasione. Una assenza della amministrazione sempre più ingiustificabile, con episodi che, a detta del consigliere Amoroso, prodottosi in un siparietto goliardico, ispirato dalla presenza nel pubblico dell’ex sindaco Patrizio Cinque, non succedevano “nemmeno nella passata amministrazione”.
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