Bloccate le attività di microchippatura di cani e gatti per anagrafe pet che sarebbero dovute partire dal prossimo 1° agosto, in un immobile comunale di via Papa Giovani XXIII, confiscato alla mafia, per azioni di contenimento del fenomeno del randagismo, riduzione del numero di cani ricoverati nei canili ed attività di igiene urbana veterinaria.
Lo ha disposto il presidente della prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Salvatore Veneziano, lo scorso 26 luglio 2022, accogliendo il ricorso del “Condominio uffici Sicis” rappresentato e difeso dall’avvocato Giovanni Valentino.
Il Comune di Bagheria, l’Asp 6 e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, non si sono costituiti in giudizio. Nell’accogliere il ricorso il Presidente del Tar ha disposto l’inibizione dello svolgimento del servizio e nel contempo è stata fissata la trattazione collegiale in camera di consiglio per il prossimo 8 settembre che potrà confermare o meno la misura cautelare del presidente e poi decidere il giudizio, nel merito, con sentenza.
L’avvocato Valentino nel suo ricorso ha evidenziato che le attività saranno svolte nell’ambulatorio veterinario attivato nell’interno 23, nonostante la plateale impossibilità d’assicurare la corretta convivenza tra la popolazione umana e quella animale in generale, in termini di benessere degli stessi animali e salute, sicurezza ed incolumità dei cittadini.
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