Mentre il comune dal sito ufficiale pubblica una supercazzola memorabile, Bagheria sembra svegliarsi dal torpore. In letargo rimane chi dovrebbe agire con veemenza! Il link con la raccolta firme .
Avevamo riportato dell’incontro con le associazioni ecologiste ed ambientaliste che erano rimaste quasi tutte scontente di quanto venuto fuori dalla sala giunta di palazzo Butera.
I rappresentanti delle istituzioni intervenuti, l’assessore al verde pubblico Massimo Cirano, il consulente agronomo del comune, Santo Agnello, il consigliere Francesco Gurrado e, in un secondo momento, il sindaco Filippo Tripoli, avevano evitato di mostrare gli atti richiesti dopo che si era sparsa voce di alcune irregolarità propio sulla relazione che avrebbe ottenuto parere positivo al taglio, da parte della sovrintendenza. Unico documento mostrato: una stropicciata fotocopia con le “essenze” che è possibile piantare in città. Nemmeno la diffida dell’avvocato di SOS Alberi a Palermo, Antonella Bonanno che evidenziava una violazione di legge, era stata sufficiente a distogliere l’amministrazione di Bagheria dal proposito di abbattere quegli alberi.
Ebbene proprio in questi giorni dopo una serie di sopralluoghi effettuati da diversi soggetti con a cuore la vicenda (evidentemente non passati inosservati), dopo che sul posto si sono visti a fotografare lo scempio, esponenti di alcune delle associazioni presenti a quell’incontro, diversi consiglieri di opposizione tra cui Anna Zizzo, ma anche Patrizio Cinque e Fabio Atanasio, la nostra redazione a più riprese, ma sopratutto decine di esponenti della cosiddetta società civile che stavolta non ci sta, ecco che il comune si risolve in un comunicato stampa che presenta un fantomatico comitato di associazioni ecologiste e ambientaliste, che ne sono assolutamente all’oscuro e lo sconfessano con decisione. L’abitudine dell’amministrazione di parlare al plurale quando si rivolge ad associazioni di categoria “varie”, o attori “vari”, di settori “vari”, a loro volta, si sconfessa nel giro di pochissimo scoprendo cha al massimo si tratta generalmente di una unica associazione supina a cui è spesso dato un contentino, in senso di notorietà ma anche in altro senso.
Ora basterebbe superare qualche momento di individualità e lavorare insieme. I consiglieri di Siamo per la Città, Anna Zizzo e Biagio D’Agati hanno chiesto la sospensione immediata del taglio e l’accesso agli atti. Accesso agli atti che è stato richiesto anche da questa redazione, e ci risulta anche da Patrizio Cinque.
Dalle pagine social del professore Antonio Belvedere, che fu candidato della lista i “Cento Passi”, giungono suggerimenti pratici da città che hanno risolto in maniera diversa senza taglio indiscriminato e dissennato, mentre più di una volta l’architetto ci ha espresso, disponibilità ad esporsi in prima persona.
Tutte le associazioni presenti tranne una che sta rimanendo silente (????) stanno gridando a gran voce da tutti i social che il comunicato del comune è una bufala e che nessuno di loro ha mai pensato di fare parte di un fantomatico comitato istituito con il comune, fu piuttosto un’idea buttata lì dall’assessore al verde pubblico Massimo Cirano, mentre tutti stavano andando via.
Ci giunge notizia di un’altra diffida, presentata anche dal legale dell’associazione Ambiente e Natura il Laboratorio, l’avvocato Fabio Punzi.
Registriamo da parte di moltissimi cittadini il disappunto nei confronti di questo atto considerato da molti scellerato e diamo seguito alla richiesta di un nuovo attore Bagheria è Casa Nostra, pubblicando il link che hanno condiviso con una raccolta firme, per fermare questo taglio criminale di un piccolo ecosistema consolidato da 30 anni.
Piattaforma per le raccolte delle firme: www.change.org
Bagheria è Casa Nostra fa inoltre sapere che sta valutando l’ipotesi di una denuncia ai carabinieri affinché valutino la presenza di eventuali irregolarità.
Arriva ancora dalla gente comune l’idea di raccogliere le firme per la richiesta di un consiglio comunale pubblico alla presenza di tutti i cittadini che vorranno partecipare, da esperire in loco.
Ricordiamo inoltre che qualora il taglio si portasse a termine, sarà sempre possibile accertare violazioni degli atti d’ufficio, o di qualunque altra natura, potendone sempre individuare le responsabilità.
TUTTA LA VICENDA:
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
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vorrei chiedere all’autore di questo articolo se prima di spararla così grossa ha intervistato gli attori nominati ,compresa quella fantomatica e silente”unica associazione supina”…occhio !! che a spalare la cacca controvento, sovente torna indietro.L’autore che appare ecologista passionario e di consumata esperienza ,memore certamente di ultra ventennali esperienze sul campo di battaglie per la salvaguadia dell’ambiente e della libertà di pensiero,parola… e di replica, non mancherà certo di riportare le interviste fatte con i suddeti attori nominati nell’articolo con le relative repliche…ah un’altra cosa…no vabbè la prossima volta
Gentile signor Cerami,
l’autore le ha risposto, molto più che volentieri dal suo profilo Facebook, pubblicamente.
La ringrazia sinceramente per il grandissimo spunto offerto.