La classe politica Bagherese e le battaglie del niente. La città sotto i cumuli, non solo macerie, non solo immondizia, ma cumuli di inciviltà radicata e lasciata radicare.
Un politica, quelle di questa amministrazione che ha cercato solo l’immagine e la possibilità di garantirsela attraversa operazioni di facciata e proclami. Cantieri aperti ovunque, mai terminati, eterne incompiute su cui ogni tanto si pubblica un comunicato e tanta, tanta, tanta fuffa lanciata in pasto ai cittadini.
La città è in mano ad uno stuolo di persone molto al di sotto del limite degli esseri civili in moltissimi campi. Con le loro zone di pascolo, senza che si possa intervenire, anzi garantendone in qualche modo l’impunità. Un disagio giovanile dilagante, che esplode in sempre più frequenti episodi di violenza, e atti di vandalismo, con un diffuso uso di alcolici tra minori che non si disincentiva in alcun modo pur avendo emanato delle ordinanza ad hoc che diventano carta straccia se non hanno poi quel seguito chiamato: “controllo del territorio”. Si garantisce la minoranza che può permettersi l’acquisto del biglietto per un concerto privato, si fa partire una campagna di sensibilizzazione nei confronti della droga che si esaurisce in un paio di incontro ed un filmino, si ha questo atteggiamento da casta radical chic, mentre si è indifferente ai disagi. Questa è la politica sociale e familiare “inclusiva” per la cittadina.
In questo weekend di ferragosto si sono mostrate le immagini delle spiagge e delle strade (non tutte) pulite ad Aspra , poi basta la foto, nella stessa frazione, di un atto di vandalismo per l’altare votivo della messa distrutto e sporcato dall’immondizia, per dimostrare quanto è inutile questa azione sul territorio.
Abbiamo avuto la pandemia e tre rimpasti di governo locale che potevano essere “ora zero”, e mai si è riusciti a dare una sterzata in una direzione diversa. Si agisce senza confronto coi cittadini e quando c’è, è con i soliti noti quattro amici supini.
Le iniziative di recupero urbano sono ridicole: perché non cominciare a fare qualche murales in contrada Monaco: ci sono facciate di quelle caserme che potrebbe diventare con un murales adeguato, come il monolite di “Odissea nello spazio”, portatore di istanze di civiltà.
Non c’è nulla che faccia pensare a politiche di inclusione, anzi!!!
L’atteggiamento fra le forze politiche alimenta tutte le dicotomie. Quando andremo a votare chiediamoci cosa vogliamo noi, perché cosa vuole questo governo locale lo ha dimostrato a tutti, non pare possano esserci dubbi.
Ma il comune di Bagheria sarà alla Mostra del turismo extra alberghiero di Capo d’Orlando… MOSTRA DEL TURISMO!?!
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