Anche Il Sindacato di Polizia conferma: a Bagheria è emergenza sicurezza. E il Comune dorme.

Un grido di allarme che lanciamo anche noi da tre anni, come cittadini e dalle pagine di questo giornale. Segue l’ennesimo atto di vandalismo e la morsa nei confronti di alcuni  locali della mala movida nel comprensorio.

Due anni fa dopo avere combattuto un anno intero contro il fenomeno, un gruppo di cittadini si riuniva davanti gli uffici del comune su corso Umberto per manifestare contro l’indifferenza dell’Ente locale nei confronti delle primissime manifestazioni di mala movida in una zona specifica delle città. Con la pandemia si fece orecchio da mercante, lasciando che in certe zone accadesse di tutto.

I punti di ritrovo restavano comunque frequentati e quando si denunciavano esercizi aperti oltre il coprifuoco, raramente si interveniva.

Oggi la mala movida va di pari passo con gli atti di vandalismo, una recrudescenza dello spaccio di stupefacenti, un fenomeno di alcolismo giovanile e minorile sul quale si fa finta di niente, e zone abbandonate ad orde di giovani “incontrollabili”. Nel nostro piccolo, nonostante le intimidazioni sempre più pressanti e con nuovi connotati “social” inaspettati, ne abbiamo documentati tantissimi episodi, dalla rissa, alla partita di calcetto con il gatto come pallone, ai concerti notturni dai terrazzi, effrazioni nelle attività commerciali, non rese pubbliche, compreso il danneggiamento di una spazzatrice di AMB, sulla quale è calato un silenzio tombale, ecc. ecc. ecc.

Il Sindacato Unitario di polizia di Bagheria, affida ad un comunicato la stessa identica critica: “Questi molteplici episodi – si legge – se non contrastati in modo adeguato sia dagli enti preposti ma anche dalla società sana che a Bagheria è rappresentata dalla larga maggioranza dei suoi cittadini, potrebbero indurre fasce giovanili sempre più ampie ad una percezione di impunità, foriera nel tempo per la commissione di reati sempre più gravi per la collettività.”

Lo abbiamo sempre sostenuto, certe tolleranze e certe indifferenze, lasciano sedimentare una percezione della realtà distorta in cui tutto è lecito. Questo caos è inevitabilmente terreno fertile, per le attività criminali di vario tipo. I primi impuniti, sono spesso tra quei gestori (assolutamente non tutti) di esercizi che sulla movida prosperano che neanche si preoccupano di vendere l’alcolico al minore.

Da tempo il Siulp si batte per un rinforzo organico del locale Commissariato – prosegue la nota – ed è in prima linea con i suoi rappresentanti sindacali locali, per ogni iniziativa sociale che avvicini il cittadino con le istituzioni“.

Nel frattempo proprio la polizia è intervenuta con una stretta in alcuni locali senza le necessarie autorizzazioni, in tutto il circondario, tra Aspra, Santa Flavia e Altavilla Milicia. Nei pressi di quest’ultima infatti, fino a tarda notte, un lungo tratto di SS 113 viene occupata irresponsabilmente da vetture parcheggiate impegnando la carreggiata, tutti avventori di locali “danzerini”. 
Che il sindacato di polizia,  individui anche negli enti preposti un ruolo di attore protagonista nel contrasto a certi fenomeni non è cosa fuori dal normale, e non è cosa da poco. Abbiamo invocato questa amministrazione affinché avviasse le necessarie interlocuzioni in maniera incisiva, che minacciasse anche azioni eclatanti e manifestazioni perché si ponesse attenzione a queste vicende.

Questa amministrazione ha due colpe certe: manca di un approccio inclusivo in tutte le iniziative. Sono spesso iniziative di facciata ad uso e consumo di una élite(???) e del suo stretto entourage a cui si garantiscono più o meno grandi benefit anche solo in termini di immagine come a certe associazioni ormai supine. Non è un Comune per tutti.

La seconda colpa è stata quella di ignorare le istanze dei cittadini, di andare dritti come treni poiché ogni iniziativa, ogni decisione, ogni scelta è compiuta dai depositari delle verità assolute, spesso con un certo mascheramento della realtà e spesso ancora con un certo atteggiamento, quanto meno poco opportuno in alcune scelte, sulle quali abbiamo fatto luce in un paio di occasioni proprio da queste pagine.

Ci sono due ordinanze sindacali che sono divenute carta straccia perché mancano i controlli, si era chiesto un intervento come quello intrapreso dal Sindaco di Atavilla Milicia, Pino Virga, con un divieto di stazionamento in certe zone e una regolamentazione delle emissioni sonore dai locali, e si sono accampate scuse.

Addirittura le operazioni di disinfestazione delle strade, sono state subordinate negli orari, alla necessità di “non interferire con la movida”, come si legge nel comunicato sulla pagina del Comune.

Combattere quello che si è lasciato sedimentare per la strade, non può partire più solo dalle telecamere, che sono strumenti utili se c’è un background di attività, che a Bagheria è solo utopia. Nemmeno ci si può limitare a prevedere o programmare interventi a lungo termine (come le ridicole campagne antidroga coi filmini proiettati nelle scuole). Si deve, a questo punto di criticità a cui si è lasciato si arrivasse, prevedere un momento iniziale di intolleranza e repressione, SU TUTTE LE MANIFESTAZIONI DI ILLEGALITÀ, compresa la cartaccia o la cicca a terra. Poi proseguire con un percorso di inclusione anche delle famiglie con disagio, dimostrando che la normalità nei confronti delle  cose, non è : “e va bene si devono divertire…

Alle associazioni tanto innamorate del decoro urbano e della sua riqualificazione chiediamo un bel murales in contrada Monaco, in questo bel palazzone in foto,

che porti civiltà e ponga attenzione ad una zona che era stata “recintata”, e che non si sa più contenere oggi che il recinto si è rotto.

Ai giovani attivi socialmente e politicamente si chiede di schierarsi apertamente contro queste realtà, e non di fomentare loro per primi certi atteggiamenti e le impunità di alcuni  locali in cui si ritrovano essi stessi ad essere molesti.

Alle forze dell’ordine suggeriamo, di concerto con le forze locali e con l’ente che ha anche il controllo delle fantomatiche telecamere, l’istituzione di un numero diretto e di un canale whatsapp, dedicato agli eventi di illegalità e mala movida, che sia supportato da una squadra di intervento.

Alla Bagheria per bene chiediamo di schierarsi con occhio critico, contro quello che succede e contro chi è complice anche fosse solo con l’indifferenza.

E se qualcuno si scontenta, saranno effetti  collaterali, si perderà qualche voto, ma in fondo non si amministra per quello, ma per spirito di servizio nei confronti della comunità.

L’articolo è firmato 😉



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