Passaggio di campana per il Rotaract Club di Bagheria intervista alla nuova presidente in carica: Elena Garau

Accolti nuovamente nella nostra ormai consolidata dimora: “CartoAliotta” di Aliotta Francesco Paolo e Ina Gagliano, oggi è il turno di una giovane brillante ragazza, presidente del Rotaract Club Elena Garau, accompagnata in questa esperienza dal suo direttivo formato da Anthony Domino (Past-president), Michele Trupiano (Vice presidente), Giorgio Matrone (segretario), Rosa Greco (tesoriere), Vincenzo Di Salvo (prefetto). Curiosi di conoscere il loro percorso, prende il via una piacevole chiacchierata:

Prima di parlare delle iniziative che avete già mandato in porto e delle prossime che verranno, mi piacerebbe parlare in dettaglio del rotarac club, di cosa si tratta? Come si articola? Chi ne fa parte?
Noi nasciamo come club service, si tratta di un club che esiste in tutto il mondo e siamo divisi in distretti, ogni distretto è diviso in zone ed ogni zona è divisa in club. L’organico è composto da soci, Bagheria ne conta 16, tra questi, aventi tutti gli stessi diritti e doveri, vi è un esecutivo. Le cariche durano un anno, ogni anno nel mese di luglio si rinnovano. Questa forma d’esecutivo si riflette anche al livello distrettuale, dunque ogni distretto avrà le sue figure. La nostra zona d’appartenenza prende nome di “Panormus” – e comprende tutti i club di Palermo e quelli limitrofi, come nel nostro caso quello di Bagheria. Siamo ragazzi dai 18 ai 33 anni circa, ma ci sono anche ragazzi più piccoli che si addentrano nel mondo della famiglia rotariana già a partire dai 14 anni mediante legame di familiarità con i membri interni. Dunque, se vogliono continuare all’età di 18 anni passano al Rotaract e successivamente ai 32-33 anni passano al Rotary. Ci occupiamo di parecchi
eventi, del sociale in generale, cerchiamo di attuare collaborazioni con le amministrazioni del nostro territorio, quindi con Bagheria e Santa Flavia. Le tematiche che tocchiamo sono parecchie: l’infanzia, collaborando di fatto con diverse case famiglia; case di riposo per anziani; sanità e giovani, anche con conferenze nelle scuole relative a sensibilizzare riguardo tematiche inerenti alle malattie sessualmente trasmissibili, quest’ultime che verranno poste in essere a partire da Dicembre
per alcune scuole presenti nel territorio bagherese alla presenza non solo di noi giovani ma anche di
giovani medici. Ci dedichiamo anche al verde pubblico e di molte altre cose che vengono man
mano aggiunte, aggiornate ed elaborate nel corso del tempo che riescono ad essere mandate in porto
anche ad una auto- tassa per noi e mediante anche la raccolta fondi durante gli eventi.

Come funziona l’inserimento di nuovi giovani nell’organico?
Qualora ci fossero dei ragazzi che vogliono accedere e che sono interessati allo scopo primario delle nostre attività, non è così banale e scontato accedere, l’unico requisito è la voglia di fare, di non mettersi in mostra ma per dare un contribuito. C’è dunque un periodo di prova reciproco nella quale “il ragazzo” cerca di capire se questo percorso fa per lui e noi cerchiamo di capire se effettivamente può far parte del nostro club, dunque al termine dei sei mesi si capisce se includere o declinare.

Che riscontro avete nei giovani?
Per quello che noi percepiamo vi è sicuramente una risposta positiva, solitamente chi vuole accedere un minimo ci conosce, quindi l’intenzione è sempre quella di entrare ufficialmente. Di contro dall’esterno spesso trapela che la visione comune è quella di vedere il club come d’élite: “I ricchi che si fanno le cene” – ironizza Elena, e poi prosegue: però chi c’è dentro sa che è reale il fatto che ci siano delle cene ma ci si rende conto che c’è la forma e anche la sostanza, siamo gli stessi che dopo aver fatto la cena si sbracciano per andare a pulire la stazione dalla sporcizia.

Mi pare di capire che avrete un anno pieno di attività. Quale sarà il prossimo progetto che manderete in porto?​
Sono parecchie le iniziative che porteremo avanti. Il 24 ottobre che è la giornata dedicata alla poliomelite, faremo insieme all’intaract e al Rotary, un torneo di bowling nel quale i fondi raccolti andranno esclusivamente devoluti ad alcuni progetti internazionali per combattere la poliomelite, tematica che a noi è molto cara. Per Natale con i bambini delle case famiglie solitamente organizziamo delle feste, prepariamo dei biscotti e portiamo dei piccoli regali, qualcosa che per noi
magari è semplice mentre per loro è straordinario.

-Partendo dall’evento conclusosi di recente che ha visto anche come luogo coinvolto “Carto- Aliotta” – volevo sapere se vi ritenete soddisfatti?
E’ andata molto bene soprattutto grazie al loro supporto e al supporto di tutte le attività commerciali che hanno aderito. E’ un’attività ad ampio raggio, perchè al livello distrettuale è un progetto, che prende nome di: “Lo scrigno dei sogni” – diviso in più fasi, per organizzarla al meglio. L’attività in generale si occupa di realizzare dei sogni, da qui prende il nome il progetto, per i bambini delle case famiglie. I regali fatti sono esperienze, non si tratta di doni materiali ma di un’emozione da vivere.

-Concludo con un’ultima curiosità: avete dei siti di rimando dove è possibile aggiornarsi sulle vostre attività?
Abbiamo la pagina facebook, la pagina instagram e a breve sbarcheremo anche su tik tok. Le pagine si chiamano su entrambe le piattaforme: rotaractclubbagheria, dove teniamo aggiornati tutti coloro che prendono visione delle nostre attività.

Terminata la piacevole chiacchierata con l’attuale presidente del Rotaract club di Bagheria, il settimanale di Bagheria augura un buon anno a tutti coloro che manderanno in porto queste meravigliose iniziative.

Mariangela Facendola



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