Bagheria si ferma: manifestazione contro il caro bollette

Saracinesche simbolicamente abbassate in data 4 ottobre, Gerardo Lorenzini: “Meglio chiudere un paio d’ore che chiudere per sempre” Arrivati nella nostra sede d’interviste, l’attività commerciale, “CartoAliotta” – gentilmente concessa dai proprietari Aliotta Francesco Paolo e Ina Gagliano , che ricordiamo per essersi spesso spesi per il territorio bagherese con eventi socio-culturali; questa volta è il turno di una rappresentanza di commercianti che, in data 4/10 a partire dalle 9:30, scenderanno per le vie della città delle ville per manifestare contro il caro bollette.

Dapprima raggiunti telefonicamente dall’ideatore del comitato spontaneo dei commercianti Calogero Sirna , ci illustra il suo pensiero: Ho iniziato con una riunione fatta in Consiglio comunale , eravamo cittadini e commercianti. Ho aperto la discussione riguardo il caro bollette ed ho sentito la disperazione di chi si ritrova in
prossimità di chiusura, costretti a licenziare: viviamo una grave emergenza sociale. Alla presenza del sindaco Filippo Maria Tripoli , egli stesso ha detto che comprendeva la gravità della situazione e che si sarebbe messo a disposizione della cittadina e delle nostre richieste. Da quel momento abbiamo deciso di comune accordo la programmazione di un corteo, una manifestazione pacifica per far sì che: prefetto ed enti locali vengano al corrente della gravità sociale che colpisce tutte le famiglie; che il prefetto ed enti locali della regione blocchino le bollette, l’abbassamento di tensione della corrente e tutto ciò che ad esse sono annesse in quanto non vi sono possibilità di poter pagare le esorbitanti bollette.

Qualora lo ritenessimo necessario andremo a manifestare davanti gli uffici della regione chiedendo di parlare con il nuovo governatore che si dovrà attivare per la nostra cittadina. Ci sono panifici già chiusi tra Aspra e Bagheria; una polleria ed altre attività commerciali: questa situazione non può continuare a lungo.
Colleghi, commercianti, quali: Lorenzini Gerardo della rinomata gelateria “Lorenzini” – della frazione marinara di Aspra e Lo Coco Tony , il conosciuto chef stellato del ristorante de “I Pupi” – che la cittadina bagherese vanta d’avere nel proprio territorio, coinvolti nel comitato pacifico di commercianti, ci dicono la loro riguardo tale situzione:

-Partiamo dalla manifestazione che si terrà martedì 4 ottobre, qual è stata l’esigenza che vi ha spinti alla realizzazione di questa iniziativa?
L.G.
: L’esigenza primaria è stata spinta dall’arrivo delle bollette, ha fatto incontrare noi: un gruppo di commercianti e cittadini, attraverso un semplice passaparola, da lì abbiamo capito che Bagheria aveva il dovere di far emergere questo malessere attraverso una manifestazione.
L.T.: Penso l’esigenza sia un’esigenza comune. Non sono abituato a lamentarmi, ci siamo sempre fatti carico di ogni tassa portando avanti il nostro lavoro. Adesso la situazione è insostenibile. Si arriva al punto di chiedersi: “Conviene stare aperti o chiudere?” – ci mettono ad un bivio di sopravvivenza e io personalmente sono costretto a mettere i miei dipendenti in cassa integrazione e chiamarli quando c’è più affluenza di clientela alla luce del fatto che la mia attività e proiettata verso
il turismo o come l’attività del signor Lorenzini, proiettata verso un lavoro stagionale. Di fatto non sai cosa fare perché se non paghi tolgono tutto, ma come sostieni cifre del genere? – Ad oggi sono seriamente preoccupato.

-Siete la voce di numerosi cittadini, commercianti, padri e madri: qual è l’obiettivo della manifestazione?
L.G.:
L’obiettivo della manifestazione è quello di far arrivare il malessere, non solo di Bagheria ma dei paesi limitrofi e delle attività produttive, affiché la politica trovi delle soluzioni immediate, e dico immediate perché sono arrivate adesso queste bollette e così esose che diviene impossibile poterle pagare. Oltre alla manifestazione presenteremo una serie di richieste, che il nostro comitato pacifico sta mettendo nero su bianco, oltre che da porre al sindaco, c’è il desiderio di parlare col presidente della regione appena salito in carica, da lui ci aspettiamo possa fare qualcosa.​

L.T.: Quello che mi auguro è che arrivi tanta gente perché il problema è generalizzato, non solo ai commercianti, spero che tutto vada liscio e civile, contenendo chi abbia voglia di fare rivolta. Mi auguro che i media ci prendano in considerazione, che la voce si propaghi e si capisca che il problema esiste ed è reale.

-Quanto ha inciso nei vostri profitti il caro bollette?
L.G.
: Tantissimo. Ci sono difficoltà per pagare ogni bolletta, si tratta di migliaia di euro, cifre esorbitanti, siamo realmente in difficoltà. Speriamo nella politica regionale e nazionale, noi non diciamo di non pagare, vogliamo pagare ma rientrare nella normalità.
L.T.: E’ ovvio che abbia inciso. Sono sempre stato abituato ai sacrifici, a sudarmi le cose, da piccolo mio padre mi diceva: “Per ora non posso comprartelo, più avanti lo compreremo” – e questo è il mio modo di pensare e vedere le cose, ma con questa situazione tutto sta diventando davvero insostenibile.

-Cosa vi aspettavate prima e cosa vi aspettate adesso dallo stato alla luce del nuovo governo?
Ormai in Italia abbiamo l’abitudine di stare nella speranza di… siamo in attesa di… e noi adesso possiamo solo attendere i fatti, speriamo che i prezzi tornino quelli di una volta o quanto meno una soglia massima. Molti amici impossibilitati al pagamento, hanno chiuso l’attività per ferie nella speranza che in questo periodo di chiusura tutto torni alla normalità, non si può vivere così.

-Quale sarà la vostra prossima mossa terminata la manifestazione?
L’incontro con il presidente della regione per far valere le nostre ragioni. Una moratoria che ci permetta di non farci togliere la luce; chiederemo di togliere delle tasse presenti nella bolletta, e momentaneamente, in attesa che si ritorni ad una situazione più accessibile, la sospensione di tasse statali e pagare solo la “spesa viva” della luce. Se così non fosse, saremmo costretti tutti a chiudere.

-Ritornando alla manifestazione: come sarà strutturata?
Il punto di raccolta sarà il passaggio al livello , partiremo alle 9:30 di mattina del 4 ottobre, da lì si formerà il corteo della manifestazione pacifica, partiremo alla volta del corso Butera e ci fermeremo davanti gli uffici del sindaco a palazzo Butera .

Mariangela Facendola



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