Colletta dei residenti per dotare l’amministrazione di cotton fioc. Forse la sordità alle istanze della città è solo un problema di otorino. Magari così “Lorenzo” ricomincia a rispondere.
Si spezza nella notte l’ennesimo palo della luce in via Città di Palermo, proprio quello successivo al protagonista dell’evento di mercoledì pomeriggio, e la cui fotografia della base marcia avevamo pubblicato per sensibilizzare chi di dovere. Ancora una volta a frenarne lo schianto, gli alberi presenti, il cui stato e anche esso sintomo della lunga incuria di questa zona, con la massima associazione ecologista cittadina silente tanto quanto.
Entrambe, Comune ed associazione sedute sul muretto ad accarezzare coniglietti come il bimbo della pellicola di Zalone, Lorenzo, incapaci di rispondere alle vere esigenze del territorio, perso nei propri pensieri.
Il palo ancora, una volta non ha danneggiato le vetture parcheggiate perché sostenuto dai rami di un falso pepe; ed in questo caso la mancata cura del verde pubblico in zona ha impedito che il Comune dovesse sborsare pesanti indennizzi.
Ci sono realtà amministrative che amerebbero avere cittadini prodighi di segnalazioni. Questa no! Bagheria preferisce il cittadino indifferente o supino, che sia per adorazione devota o per tutela di interesse poco cambia nel risultato.
La manutenzione ordinaria è mancata perché rispetto alla pomposità di certi eventi e di certi proclami ha impatto meno immediato e meno clamoroso.
Da un sopralluogo effettuato dai tecnici dell’ufficio pubblica amministrazione intervenuti sul luogo, si è ritenuto di provvedere anche alla rimozione dell’ultimo palo rimasto in piedi, stante lo stato di corrosione della base che lo avrebbe destinato allo schianto quanto prima.
Sorge adesso un problema che va a toccare un’altra nota dolente di questa amministrazione: il tema della sicurezza. La piazzetta sottostante e lo stesso tratto di via Città di Palermo da cui con quelli di oggi sono stati asporti tutti i pali, sono stati teatro di eventi di varia natura sui quali ancora una volta si è fatto orecchio da mercante ( il cotton fioc serve molto più grande), piombare nel buoi assoluto senza illuminazione pubblica non è cosa che lascia i residenti sereni.
A rendere tristissima la situazione è il fatto che questa è una realtà diffusa in moltissime zone di Bagheria, in cui il disinteresse e il degrado la fanno da padrona, nell’assoluta indifferenza dell’amministrazione e di una parte di sodali compiacenti e supini, i cui silenzi sono colpevoli tanto quanto.
Bagheria non è un comune per tutti.
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